L’Unità di Osservazione Breve Intensiva Pediatrica è un’area dedicata ai pazienti da 0 a 18 anni che necessitano di osservazione clinica e strumentale e di terapia di breve durata (in genere non superiore alle 36 ore). Essa è ubicata negli spazi del Pronto Soccorso Pediatrico e si compone di due posti letto.

Per Osservazione Breve Intensiva (OBI) si intende quell’insieme di attività erogate a pazienti che accedono alla struttura ospedaliera con carattere di emergenza-urgenza, affetti da patologie che richiedono un tempo breve di valutazione; essa permette di valutare gli effetti dei trattamenti e delle terapie erogate in Pronto Soccorso e di assumere la decisione circa la necessità di ricovero o di dimissione del paziente, nei casi in cui questa non risulti già evidente dal quadro di presentazione iniziale. Con l’Osservazione Breve Intensiva, inoltre, è possibile garantire una continuità assistenziale, mantenere un livello assistenziale continuo ed elevato (visite, dimissioni, trasferimenti), con la possibilità di accedere ad indagini diagnostico-strumentali in maniera continuativa nelle 24 ore e con tempi accelerati.

La necessità dell’avvio dell’Osservazione Breve Intensiva nei Pronto Soccorsi pediatrici è scaturita dal progressivo incremento degli ultimi anni degli accessi al Pronto Soccorso, che ha richiesto nuove soluzioni organizzative e gestionali in grado di rispondere ad una domanda crescente di prestazioni urgenti, assicurando al contempo una maggiore efficacia delle cure assistenziali erogate ed una maggiore efficienza delle risorse utilizzate.

La documentazione normativa di riferimento a livello nazionale è costituita dalle linee guida generali sulla gestione dell’O.B.I. (2004) realizzate dalla SIMEU (Società Italiana per la Medicina di Emergenza e Urgenza) e dal documento della Commissione di Urgenza-Emergenza del Ministero della Salute (2005).

La decisione di destinare un paziente in OBI spetta sempre al medico di Pronto Soccorso che prende in carico il paziente dopo il suo accesso al servizio.

Sono ammessi in OBI:

– i pazienti per i quali è possibile un rapido inquadramento clinico con l’ausilio delle metodiche diagnostiche strumentali/laboratoristiche disponibili presso il Pronto Soccorso (esami standard di laboratorio, radiologia convenzionale).
– I pazienti con patologie acute di rapida stabilizzazione clinica e bassa/moderata complessità terapeutica ed assistenziale.

PATOLOGIE PEDIATRICHE AMMESSE
1 Lipotimie di dubbia dinamica, per il tempo di ripresa
2 Gastroenterite con disidratazione di grado medio
3 Reazioni allergiche generalizzate
4 Quadri dispnoici e febbrili di lieve entità
5 Trauma cranico minore
6 Convulsioni febbrili/ crisi comiziali
7 Sintomatologia dolorosa di aria natura
8 Esposizione e ingestione di sostanze tossiche
9 Altre condizioni a discrezione del pediatra (turbe metaboliche lievi, cefalea, ecc.) vertigini

PATOLOGIE PEDIATICHE NON AMMESSE
1 Insufficienza respiratoria con necessità di ventilazione e/o drenaggio toracico
2 Shock
3 Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo
4 Cardiopatie o aritmie instabili (escluso TPSV)
5 Coma (escluso etilico)
6 Intossicazioni gravi
7 Sepsi e/o shock settico
8 Febbre in neutropenia
9 Trattamento di tipo onco-ematologico o sottoposti a TMO
10 Epiglottidite
11 Meningite
12 Disturbi elettrolitici severi o cronici

I nostri dati. Nell’ultimo anno di attività dell’Osservazione Breve Intensiva Pediatrica del Policlinico Gemelli, le patologie più frequentemente trattate sono state: dolore addominale (10%), trauma cranico minore (7.8%), vomito (7.6%), epilessia (5.2%), bronchiolite (5%).

Rispetto al totale degli accessi, la maggior parte dei pazienti dopo la dimissione dall’OBI è stata destinata alle cure domiciliari (65,19%), mentre per il 29,1% si è reso necessario il ricovero in un reparto di degenza.